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Federico Chiesa è il gioiello più brillante della Fiorentina e della Nazionale di Mancini, protagonista in campo (11 gol e 8 assist in questa stagione con la maglia viola) e sul mercato, dove è un osservato speciale della Juventus. Il talento classe ’97 si è raccontato in un’intervista sulle pagine di Rivista Undici. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

GLI INIZI - “Per due o tre anni ho fatto fatica a trovare spazio, perché il mio fisico non era pronto come quello degli altri. Quando hai 14, 15 anni, ti viene da dentro una delusione passionale. Ho pensato tante volte di mollare. Ma i miei genitori, la mia famiglia, ci hanno sempre creduto. Io ci ho sempre creduto. Quando non giocavo, mi dicevo: non ho giocato questa, giocherò la prossima. Era un modo per andare avanti, per avere un pensiero positivo. Visto che non giocavo, la partita per me erano gli allenamenti settimanali”.

ESEMPIO CR7 - “Lavorare duramente mi ha ripagato, è la spinta che mi ha portato ad arrivare fin qui, in Serie A, e che ora mi sprona a migliorare ogni domenica. Come Cristiano Ronaldo: non ha il talento di Messi, però ha vinto il suo stesso numero di Palloni d'Oro. Un professionista esemplare come lui insegna che per arrivare e restare al top bisogna stare attenti a ogni piccolo particolare".