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Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha così parlato a Gr Parlamento: "Calcio femminile? Il nostro sistema a livello sportivo si sta comportando meglio che in altri ambiti; il percorso in quest’ultimo anno è senza dubbio il più completo verso il professionismo. È un percorso virtuoso partito da lontano, e anche al nostro interno abbiamo sempre avuto la fortuna di non dover badare alle quote rosa; abbiamo ragazze che si sono impegnate molto in questo ultimo decennio per il raggiungimento di obiettivi importanti. La vicepresidenza AIC di Sara Gama e la presenza nel Direttivo di molte calciatrici per noi sono sempre state un valore aggiunto. La nuova Champions League? Progetto irreversibile, può generare nuove risorse solo la parte apicale. Il fatto che la Champions generi nuove risorse è un bene per tutti, mi auguro vengano redistribuite. La nuova organizzazione sarà un momento fondamentale che condizionerà un'intera generazione. Ma a noi preoccupa il problema dei calendari, perché i top player rischieranno di non poter essere utilizzati, come a noi piacerebbe, all'interno dei campionati nazionali. Dobbiamo preservare l'equilibrio non solo economico ma anche sportivo: avere una Champions con tantissime partite, unite alle competizioni delle nazionali, è un rischio. Deve essere un interesse condiviso".