1
Era dai tempi del Cagliari che Massimiliano Allegri non poteva sfruttare l'intera settimana per allenarsi e preparare le partite senza gli impegni delle coppe europee. Una novità per la Juve e il tecnico che ha deciso di utilizzare senza inventarsi niente di nuovo; nessuna rivoluzione, nessun metodo mai visto prima. Gli allenamenti della Juventus sono simili a quelli del passato, anche se la presenza di molti giovani ha fatto sì che crescesse il lavoro di base, riferisce il Corriere dello Sport, che aggiunge come adesso, però, viene dedicato più tempo al singolo lavoro tra i reparti, all’aspetto fisico e anche all’analisi tattica. Prima, giocando ogni tre giorni non c'era proprio modo di farlo. 

CONSEGUENZE 'POSITIVE' - Nella filosofia di Allegri, gli allenamenti devono essere un piacere, non solo una fatica, perché ci deve essere il gusto di giocare a calcio, di tentare una giocata, di sfidarsi sui calci da fermo e sulle punizioni. Poi altri due fattori da considerare in questa stagione per la Juve.  Ovvero l'alimentazione e il riposo; le squadre che non fanno le coppe viaggiano meno e quindi riposano di più. In più, anche una dieta regolare senza i pasti nei due giorni all’estero può essere di aiuto. 

L'AIUTO DEI COLLABORATORI - Allegri si fida molto dei suoi collaborati e questo è stato un tema anche dell'estate e della prima parte di stagione. Il lavoro dello staff, in primis di Magnanelli e Padoin, elementi importanti di cui la squadra si fida molto. Spesso li allenano a gruppi, dividendosi metà campo per far lavorare meglio l’organico. Puntando tutto sull’intensità e la competitività: se un pallone va fuori, loro sono subito pronti con un altro a rigiocarlo mantenendo così un ritmo elevato.