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Domani contro la Sampdoria, Massimiliano Allegri spegnerà virtualmente 400 candeline. Quelle delle partite da allenatore in Serie A. Un percorso che parte da Cagliari, passa per lo scudetto al Milan e arriva alla consacrazione con la Juventus, col fantastico ciclo di scudetti, Coppe Italia e finali di Champions che lo proietta nel pantheon bianconero di tutti i tempi.

NON SI VIVE DI SOLI RICORDI - Il presente però non è semplice, giusto per parafrasare un suo mantra calcistico. Dopo i due anni sabbatici e il ritorno nella stessa piazza di prima, con tanto di Real rifiuto pur di essere riaccolto dal club dell'amico Agnelli, oggi Max si trova in un ginepraio di risultati stentatissimi, critiche sul gioco e apparente sconnessione con la parte più futuribile della rosa a sua disposizione.

MISSIONE DA COMPIERE - Domani contro la Samp, dunque, festeggiare con un bottino pieno contro la Samp non sarebbe solo un modo per celebrare al meglio questo traguardo di panchine nel massimo campionato italiano, ma anche il modo migliore, per non dire l'unico, di riaffermare a tutti che la Juve, la sua Juve, è ancora qua. Eh già. Per la cronaca, un successo sui blucerchiati sarebbe la sua vittoria numero 244 su queste 400 partite in totale in A. Ma di questo eventualmente riparleremo fra 27 ore circa.