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Difficilmente si potrà tornare ai fasti del passato. In sostanza, alla Continassa non si assisterà più per il momento a quelle partitelle che venivano paragonate a un quarto di Champions League, con Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini in difesa da una parte e Andrea Barzagli e Mehdi Benatia dall'altra, nonchè Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala in una squadra e Mario Mandzukic e Douglas Costa in quella avversaria. Già, però Cristiano Giuntoli, che ha come stella polare la sostenibilità, punta a costruire una via di mezzo tra quella Juventus e la versione attuale, forse troppo dipendente dalle presenze di 4-5 uomini cardine.
 

Il piano di Giuntoli per la "nuova" Juve


Lo racconta La Gazzetta dello Sport, riflettendo su quanto la panchina bianconera sia apparsa deficitaria in questa stagione, tanto a livello puramente numerico quanto sul fronte dell'esperienza e della qualità. Quasi impossibile per esempio, allo stato attuale, non sentire la mancanza di giocatori come Adrien Rabiot, Gleison Bremer e Dusan Vlahovic (ma anche Andrea Cambiaso...), gente che invece fino a non molto tempo fa poteva essere sostituita senza troppi affanni dalle cosiddette "riserve". Ecco perché l'idea, in vista della prossima stagione, è quella di aggiungere (semi) titolari per alzare la qualità della rosa, aumentare la concorrenza e magari cambiare qualche gerarchia. Come punto di (ri)partenza non è nemmeno male...  

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