IL CONTO – 105 milioni per Cristiano Ronaldo, 40,4 per Joao Cancelo, 35 per Leonardo Bonucci, 12 per Perin. E ancora 7,5 per Favilli e 5 per Magnani, che pure hanno preso già la via di Genoa e Sassuolo. A tutto questo si sommano anche i 40 milioni per il riscatto di Douglas Costa. Un totale di 244,5 milioni di euro di spesa, senza contare quegli oneri accessori (leggasi commissioni per agenti e intermediari) che hanno fatto ad esempio lievitare ulteriormente le operazioni Cristiano Ronaldo (12 milioni) ed Emre Can (16 milioni). Sempre senza contare investimenti effettuati per Under 23 o settore giovanili, tanti e importanti.
LO SCONTO – In entrata sono arrivati “appena” 99,5 milioni di euro, figli quasi esclusivamente di operazioni minori e non riguardanti direttamente la prima squadra. La Juve ha infatti perso a zero Buffon e Lichtsteiner, Asamoah e Marchisio, dovendo anche sopperire alla fine del prestito di Howedes. Ecco che quindi le cessioni più remunerative sono quelle di Caldara per 35 milioni e Mandragora per 20, in sequenza grande linfa hanno portato le vendite di Rincon (6 milioni), Magnani (5 milioni), Tello (3 milioni), Leali (2 milioni), Brignoli (1 milione) e Untersee (500 mila euro). Ci sono poi tantissimi prestiti che in questa stagione hanno già fruttato 18 milioni con Higuain, 5 milioni con Favilli, 2 milioni con Pjaca, 1 milione a testa con Audero e Cerri.
LA CLASSIFICA – Ecco che quindi la Juve si consacra come la regina del mercato internazionale. È la squadra che ha speso più di tutte con 244,5 milioni di euro, seguita a netta distanza dal Psg (186 milioni) e Liverpool (182,2 milioni): tutte le altre sono distanti almeno 100 milioni, mica poco. E ancora, nella graduatoria del disavanzo la Juve con i suoi 145 milioni di euro di passaivo è seconda solo al Liverpool e i suoi 164,9 milioni, nessun altro club ha “perso” dal mercato più di 100 milioni in Europa, eccezion fatta per il Fulham sotto di 104,5 milioni di euro.