IN DIREZIONE CONTRARIA - E allora quella fascia, al suo braccio anche ieri nonostante il ritorno in campo di Alex Sandro, è meritatissima. Anche perché Adrien è stato il primo a parlare pubblicamente di scudetto, dopo il Derby d'Italia contro l'Inter, ed è tornato a farlo ieri sera dopo il successo all'U-Power Stadium, quasi a voler remare in direzione ostinata e contraria rispetto al tecnico livornese che invece continua a ripetere come un mantra che il vero obiettivo è la Champions League, che per il tricolore ci sarà da lottare anche con Milan e Napoli.
FINO ALLA FINE - Il francese, come noto, deve ancora definire il suo futuro a fine stagione, dopo il rinnovo annuale firmato nel giugno scorso. E chissà, forse è anche per questo che vuole essere il primo a credere nello scudetto, che se davvero dovesse prendere la strada di Torino gli darebbe la necessaria motivazione per rimanere in una squadra che, per quanto ne dicano i detrattori, dimostra ogni giorno di amare e meritare. Per stare alla Juve serve tanta voglia di lottare e soffrire ma anche una certa umiltà, quella che Rabiot ha "insegnato" a Roberto Gagliardini ricordandogli che le partite terminano solo quando l'arbitro fischia. Forse l'ex Inter non ricordava il motto della Vecchia Signora, "fino alla fine", ma ora probabilmente non lo dimenticherà più. Adrien, invece, già lo sapeva. E continuerà a tenerlo lì, tra mente e cuore, come solo i veri capitani sanno fare. "Fino alla fine" di ogni partita e dell'intera stagione, con la meta sempre nel mirino.