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"Rabiot? Ha 10 gol nelle gambe!". Evidentemente Massimiliano Allegri ci aveva visto giusto. Sì, perché il commento del tecnico della Juve risale a una vita fa, a tempi non sospetti in cui tutto si pensava sul centrocampista francese fuorché quello che il livornese "prevedeva", ovvero che potesse davvero trasformarsi in un bomber aggiunto per la squadra. Il traguardo stagionale, il Duca, lo ha raggiunto ieri sera, firmando il momentaneo pareggio contro la Lazio. "Ho sempre dato il 100% dal primo giorno che sono arrivato alla Juve", ha poi commentato ai microfoni dei giornalisti nel post partita. "Nel calcio è sempre così, se fai gol ti amano e se non lo fai sei scarso". E poi un'analisi lucida sulla serata bianconera, a tratti spietata, ma comunque da leader: "Siamo entrati troppo molli, nel primo tempo non abbiamo vinto un duello, abbiamo perso tutti i palloni. Poi nel secondo molto meglio, ma non era difficile perchè il primo era stato una vergogna".

E ORA? - Non sembra un caso, comunque, che Rabiot abbia segnato il suo decimo gol proprio adesso (e in un match che, al di là della gioia della rete, lo ha visto protagonista di un'altra prestazione positiva, quantomeno per caparbietà): per sua stessa ammissione, infatti, il classe 1995 sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, che non poteva che essere incoronata in questo modo, rispettando il pronostico di chi, nonostante tutto, ha sempre creduto in lui. E ancora una volta, lo abbiamo già detto in più occasioni, fa male pensare che la sua storia con la Juve sia destinata a concludersi presto, tra soli due mesi. "Se resto? Non so ancora, dobbiamo discutere con la società", le sue parole dallo Stadio Olimpico. Madama, ora, ha un altro buon motivo per riflettere seriamente sull'ipotesi di fargli firmare il rinnovo: un centrocampista-goleador non lo si trova tutti i giorni...