15 SECONDI - Quindici secondi sono bastati alla Juventus per far crollare un castello di carte, giocate, ottime intenzioni. Quindici secondi in cui Dybala ha sbagliato a portarsi avanti la palla, in cui Cuadrado ha raddoppiato peccando di lucidità. In cui Correa ha avuto il guizzo e Bentancur gli ha lasciato fare. Caicedo si è trovato in mezzo al movimento (e al momento) tipico di Caicedo: spalle alla porta, gli ha permesso di girare come una trottola e trafiggere Szczesny sul secondo palo. Questo è uno sport atroce, sì. Se non si fa attenzione ai dettagli.
QUANTO PESA - Dettagli che penalizzano, che cambiano ora anche il mosaico della classifica: avesse vinto, Pirlo avrebbe recuperato due punti preziosissimi. Quelli persi in casa con il Verona, o magari in trasferta con il Crotone. La Juve invece si ritrova ancora 4 lunghezze in meno rispetto al ruolino di marcia da scudetto: e senza carattere, senza combattere, rischia di perderne ancora tanti. Specialmente su campi più aggressivi. Come quello di Roma.