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Come racconta Gazzetta, Chiesa prima della sosta ha giocato due spezzoni in campionato e uno in Champions: 59 minuti complessivi che gli sono tornati utili sotto l’aspetto mentale, sapendo di dover essere un valore aggiunto nella seconda parte della stagione. La gestione di Allegri fin qui è stata piuttosto prudente, l’ultimo stop di 15 giorni per un affaticamento muscolare (fino a Natale) è stato l’ultimo segnale della necessità di accompagnarlo fino alla migliore condizione senza forzare la mano nelle tappe intermedie. Anche per evitare gli incidenti di percorso dell’estate scorsa. Avere a disposizione Chiesa in panchina alla ripresa, dalle prime sfide contro Cremonese e Udinese, significherà poter calibrare meglio le forze garantite in attacco da Kean e Milik.