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Quando si pensa a Juventus contro Porto i ricordi non possono che andare a quel primo storico precedente del 16 maggio 1984. Era la Coppa delle Coppe, la competizione ormai defunta che metteva di fronte le vincitrici delle coppe nazionali dei vari campionati d'Europa. L'anno prima, quello del post Mundial '82, lo scudetto l'aveva vinto la Roma, ma la Juve si era consolata con la Coppa Italia in un'emozionante finale col Verona.

LA STORIA - Nella Coppa delle Coppe 1983-84 la Juventus, allenata da Giovanni Trapattoni e trascinata sul campo da Michel Platini e altri grandi campioni, mise in riga Lechia Danzica, Paris Saint-Germain, Haka Valkeakoski e Manchester United, arrivando a contendere il titolo al Porto nella finale dello stadio St. Jakob di Basilea. Sul suolo svizzero, i bianconeri, vestiti con la storica seconda maglia gialla, ebbero la meglio per 2-1: mattatore della serata fu Beniamino Vignola, autore del gol sblocca-risultato e dell'assist per la decisiva rete di Zibì Boniek, dopo il momentaneo pareggio di Antonio Sousa. Tutto prima dell'intervallo.

PABLITO - Ricordare quella Coppa delle Coppe vinta 36 anni e mezzo fa significa anche omaggiare il recentemente scomparso Paolo Rossi, che faceva parte di quella magnifica squadra e che nella semifinale contro lo United aveva segnato "di rapina" al 90' il gol decisivo per approdare in finale.

BONUS TRACK - E come aggiunge il sito ufficiale della Juventus in una nota ad hoc diffusa poco dopo il sorteggio di oggi "la Signora portò così a Torino un trofeo europeo che le avrebbe consentito di partecipare alla successiva edizione della Supercoppa Europea e alla conseguente vittoria sul Liverpool a Torino.".