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Inutile girarci intorno, la qualificazione della Juventus ai quarti di Champions League passa anche, e soprattutto, da Cristiano Ronaldo. Lo sanno anche i muri, e per questo Andrea Pirlo l'ha lasciato a riposo nell'ultima vittoria di campionato contro la Lazio con l'obiettivo di averlo fresco per stasera col Porto. L'allenatore si è preso il rischio di venire bersagliato dalle critiche se avesse perso contro la squadra di Inzaghi con il portoghese fuori dai titolari, ma la priorità era la di oggi nella quale bisognerà ribaltare l'1-2 dell'andata.

COSA SERVE - Per farlo, servirà un Ronaldo al top della forma. Deve essere una di quelle in cui il portoghese si esalta e trascina la squadra intera: quando sente quella musichetta CR7 si esalta sempre, Paratici l'ha preso soprattutto per far sì che il portoghese risolva queste situazioni e si esalti in partite come queste e ora tocca a lui mettere in campo tutte le sue qualità. Lo spera anche Pirlo che in conferenza stampa non si è nascosto chiedendo una grande prestazione a Cristiano, che per capirci dovrà fare una gara come quella contro l'Atletico Madrid al suo primo anno in bianconero contro il quale segnò tre gol.

QUEST'ANNO - Senza considerare le prime due gare saltate per Covid, quest'anno solo in due occasioni non ha timbrato il cartellino in Champions: nell'ultima partita contro il Porto, nella quale ha giocato una delle peggiori gare, e all'andata contro il Ferencvaros, quando è stato decisivo con un assist ma senza andare a segno. Situazione e avversario diverso da stasera, in cui la Juve punta a ribaltare il risultato ed è pronta a fare all in sul suo top player.