7
Due partite, due panchine. Da titolare fisso e intoccabile, nel volgere di un'estate Filip Kostic è finito lì, tra le riserve, relegato a seconda (o persino terza) scelta da quello stesso Massimiliano Allegri che la scorsa stagione sembrava non poter fare a meno di lui, tanto da impiegarlo su qualsiasi campo e renderlo uno dei giocatori con più minutaggio in assoluto. La scelta di non utilizzarlo più, almeno per le prime due giornate di Serie A, è legata sostanzialmente a una questione tattica: nel nuovo 3-5-2 asimmetrico della Juve, dove Federico Chiesa deve essere lasciato libero di allargarsi sulla sinistra, serve infatti più un esterno che possa accentrarsi e agire quasi da mezzala - quindi uno come Andrea Cambiaso o Samuel Iling-Junior - rispetto a un elemento come il serbo, che ha bisogno della corsia laterale pura per esprimersi.

SUL MERCATO - Come scrivono i colleghi di Calciomercato.com, questa situazione che si è materializzata in maniera per certi versi inattesa deve aver spinto lo stesso Kostic a guardarsi intorno, con la consapevolezza che alla Juve nessuno è incedibile. Date le circostanze, ora per lui potrebbe bastare anche un'offerta da 12-15 milioni di euro, senza escludere nemmeno l'ipotesi dell'ennesimo prestito con opzione di riscatto. L'ex Eintracht Francoforte, insomma, è in vendita a tutti gli effetti, in attesa di capire se gli ultimi giorni di mercato potranno spingerlo lontano da Torino. Di questi tempi, alla Continassa succede anche questo...