PAZIENZA, UNA VIRTÙ - L'idea, secondo gli inglesi, sarebbe quella di usare Rabiot come pedina di scambio per anticipare la concorrenza e arrivare per primi su Christian Eriksen. Il danese del Tottenham piace e servirebbe pure nello scacchiere di Maurizio Sarri, ma il tecnico toscano non sembra dell'idea di voler bruciare le tappe. Non sembra, infatti, pronto a bollare Rabiot sulla base di quanto visto finora. C'è un piano di rilancio, che passa dalla pazienza e con essa in mente si deve giudicare l'operato dell'elegante francese.
TUTTI D'ACCORDO - Con un discorso analogo a quello per Matthijs de Ligt, anche Rabiot ha bisogno del suo tempo per riprendere le misure con il campo - come vuole Sarri, sia chiaro - e con la gamba. Forse è il secondo, il problema che scotta di più, perché difficile da guarire nel breve. Sei mesi senza campo sono un peso che non si paga solo mentalmente, e per quanto Rabiot non sia certo "vecchio", ma nel pieno degli anni, ritrovare il ritmo partita (non la forma fisica e basta) richiederà attesa: poi, tatticamente, lo si è visto da regista in estate e mezzala negli scampoli di campionato, segno che, tra la forte concorrenza nel ruolo, sarà necessario adattarsi. E aspettare.