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Dybala al centro del villaggio. Torna Paulo e le combinazioni offensive della Juventus si moltiplicano. Come fa notare la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna, l'argentino è la principale fonte del gioco bianconero, fondamentale tanto nel mantenere la connessione tra i reparti quanto nel creare occasioni, per sé e per gli altri: il numero 10 - che con il rinnovo ormai imminente si candida a diventare davvero il principale leader tecnico della squadra - è unico nel suo modo di interpretare il ruolo, può fare il falso nove, il rifinitore, perfino l'esterno nel tridente, ma è una seconda punta che ragiona da trequartista. Un vero e proprio jolly d'attacco, insomma, che garantisce a Massimiliano Allegri un ventaglio di possibilità ancora poco (o per nulla) esplorate in questa prima parte di stagione. 
Convinto già dai tempi di Ronaldo che lo schieramento più adatto per la sua squadra sia il 4-4-1-1, il tecnico livornese dovrà però innanzitutto trovare una solidità che i bianconeri ancora non hanno (anche se gli ultimi due clean sheet fanno ben sperare), per poi cercare un'opzione che non lo costringa a rinunciare a Cuadrado e Chiesa, altre due pedine fondamentali: la soluzione per impiegarli tutti insieme potrebbe essere quella di riproporre il numero 22 come centravanti, lasciando la fascia destra al colombiano. 
Contro la Roma potrebbe dunque esserci un'altra prima volta, dopo Empoli, per la coppia Dybala-Chiesa, che possono diventare la mente e il braccio della nuova Juventus, in un nuovo contesto tattico. Ancora, in alternativa, l'argentino può fare il finto centravanti in un tridente completato da Chiesa e Cuadrado (o Bernardeschi), meglio ancora può muoversi dietro alla punta nel 4-2-3-1, ipotetico punto di arrivo di una squadra ancora lontana da quell'equilibrio necessario per poter sfruttare tutto il suo potenziale offensivo. Ma se Paulo c'è, tutto il resto verrà di conseguenza...