Intanto, però, un guizzo l'ha regalato anche lui (e meglio tardi che mai...). Uno squillo importante, direttamente su punizione, per sbloccare il match contro il Lecce che altrimenti avrebbe anche potuto ingolfarsi e finire sul binario sbagliato, cosa che nelle ultime settimane è successa più di una volta, con esiti poco piacevoli. Una perla niente male, sicuramente più bella da vedere della sua prestazione generale, che comunque è stata complessivamente positiva lasciando la sensazione di un giocatore che, nonostante tutto, può ancora rivelarsi prezioso in un finale di stagione in cui è necessario l'aiuto di tutti.
Peraltro da parte sua, almeno a parole, Paredes non vorrebbe proprio lasciare la Juve, che nel post partita non ha esitato a definire "una famiglia", intesa come luogo in cui possono capitare discussioni, a volte anche accese, ma che al di là di tutto rimane sempre un porto sicuro, dove poter trovare serenità e affetto anche nei momenti di difficoltà. "Qui sto bene" ha assicurato Leandro senza mezzi termini, mettendo definitivamente a tacere le polemiche seguite alla notizia della sua accesa lite con Allegri nel giorno di Pasquetta. Un gol non fa primavera (tradotto: non può garantire la permanenza alla Juve). Ma Leandro ha alzato la mano, ha ricordato al mondo bianconero che c'è anche lui, pronto a dare il suo contributo alla causa per raggiungere tutti gli obiettivi rimasti. Il tempo è tiranno, ma la stagione non è ancora finita. E forse per il numero 32 bianconero non è ancora detta l'ultima parola.