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Sul caso plusvalenze si è espresso anche Luca Palamara, l'ex pm che nel 2004 aveva condotto le prime inchieste sui falsi in bilancio delle società di calcio, indagando poi sulla Gea nel 2006, mentre esplodeva Calciopoli.

Intervistato dal quotidiano Libero, Palamara ha detto che "La Juve finisce spesso nell’occhio dei magistrati perché si espone di più o perché più potente? Nel merito delle carte non entro. Bisogna capire quali situazioni hanno portato a investigare nuovamente sui bilanci. Quando ho iniziato io, nei primi anni Duemila, la prima inchiesta che aveva riguardato la Juve era stata quella di Guariniello sul doping farmacologico, da cui poi era nata nel 2004 quella sulle frodi sportive, condotta sempre dalla procura di Torino. Di sicuro più una società è importante e più i riflettori vengono accesi su di lei. Poi, che ci sia un accanimento, lo si vedrà dopo gli accertamenti".

"Il tema delle plusvalenze - ha concluso - rimane comunque un accertamento complicato perché valutare la natura fittizia di un’operazione non è facile. Si tratta di stabilire il reale valore di un calciatore e i parametri per definirlo non sono oggettivi".