Un'abbondanza niente male, con la prima buona notizia rappresentata proprio dal rientro del polacco dopo l'infortunio che lo ha costretto ai box per due mesi: come sottolinea Il Corriere dello Sport, con lui Allegri ritroverà la prima alternativa - ma anche la spalla ideale - del serbo, che da parte sua si ripresenterà alla Continassa forte dei tre gol in due partite segnati con la sua Nazionale. E poi c'è Kean, che ha ormai scontato la squalifica rimediata per il momento di follia contro la Roma e dovrà dimostrare (di nuovo) di meritarsi un posto in squadra, nel momento in cui appunto sarà importante poter fare affidamento su tutti, nessuno escluso.
La Juve, quindi, potrà tornare a giocare con un centravanti vero, magari anche due. Ma il piano che funziona sembra essere quello con una prima punta e una seconda alle sue spalle, con Di Maria dunque a imperversare su tutto il fronte di attacco. Anche l'argentino in Nazionale ha ritrovato il campo (in amichevole), e da giovedì si rimetterà al lavoro alla Continassa per un finale di stagione da vivere da protagonista assoluto, soprattutto nelle notti che contano. Chi è già tornato al JTC, intanto, è Federico Chiesa, confortato dalle rassicurazioni del professor Fink sui fastidi al ginocchio. Sulle sue condizioni filtra ottimismo, pur con la necessaria cautela. Ma ad ogni modo l'azzurro è un ulteriore importante pezzo di un "puzzle" ormai completo: Vlahovic non è più solo, la Juve può sorridere.