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Il lunch day di domenica tra Atalanta e Juve ha portato ulteriori conferme nel quartier generale della Continassa, che ora è tornato a tremare per via delle motivazioni emerse dal Collegio di garanzia e che, quasi sicuramente penalizzerà nuovamente Madama al termine del campionato in corso. Ma tornando a quanto accaduto all'interno del rettangolo verde, i bianconeri possono dire finalmente di aver ritrovato quel Dusan Vlahovic atteso per un lungo periodo e che al Gewiss Stadium ha confermato il suo momento di ripresa. Secondo gol consecutivo che lo rilancia per un finale di stagione e che potrebbe regalare ancora diverse sorprese, soprattutto se affrontato con una testa ed una determinazione differente rispetto a qualche mese fa. 

NON SOLO I GOL - A confermarlo non sono solo le reti realizzate, ma anche la maggior partecipazione al gioco da parte di DV9, che a Bergamo ha toccato ben 21 palloni in 25 minuti disputati, raggiungendo una media di un pallone toccato ogni 1',12". Se consideriamo che nel periodo in cui non riusciva ad incidere aveva una media praticamente triplicata, dove aveva il controllo della sfera una volta ogni 2',54, possiamo notare come il serbo sia molto più centrale nel gioco della squadra. Così come è migliorata anche la percentuale dei passaggi riusciti, raggiungendo un 75% nella sfida contro la Dea, a dispetto della sua attuale media campionato che è pari a circa il 68%. Intendiamoci, bisogna ancora lavorare molto per poter esplodere definitivamente, ma il peggio sembra ormai essere passato.