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Verona in casa, Sassuolo e Atalanta fuori, Torino in casa, Villarreal ed Empoli fuori: se gennaio è stato un mese denso di big match e concluso con un mercato scoppiettante, febbraio non sarà da meno per la Juventus. Perché le partite che attendono Allegri, con ogni probabilità, saranno decisive per confermare o smentire la crescita - almeno in termini di risultati - di cui la squadra si è resa protagonista. "Alla fine di gennaio e febbraio dovremo essere ancora lì, con lo stesso distacco dalle prime". Era stato proprio Allegri a dichiararlo alla fine del 2021, ma il mercato di gennaio autorizza a sognare qualcosa in più.
 
RIVINCITE - Attenzione però, perché nonostante nominalmente la Juventus non affronterà big match, è difficile non considerare tali le partite contro Atalanta e Torino: la prima è una diretta concorrente per il quarto posto, la seconda - inutile ribadirlo - è un derby in cui tutto può succedere, contro una squadra che quest'anno ha trovato una sua temibile identità. "Prima del Villarreal affronteremo quattro squadre che giocano allo stesso modo". Tre di queste, all'andata, hanno fatto male alla Juve. Le sconfitte contro Sassuolo e Verona bruciano, quella contro l'Atalanta è stata l'ultimo stop prima del filotto di risultati utili consecutivi. 

CHAMPIONS - E poi, naturalmente, la Champions. Il 22 febbraio sembra lontano, ma non lo è. E gli ultimi due anni insegnano che approcciare male il match d'andata (e perderlo) significa eliminazione. Poi si chiuderà con l'Empoli, altra squadra che all'andata ha inflitto una sconfitta alla Juventus: insomma, un mese per fare pace con i propri "demoni". Con un Vlahovic e uno Zakaria in più, in attesa di buone notizie sul fronte rinnovi Dybala e Cuadrado. Un mese, due Champions League: quella del futuro, da riacciuffare. Quella del presente, da affrontare e cullare. Tutto in 28 giorni.