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"Chi immagina una Juventus delusa per il mercato non conosce il mondo bianconero". Lo scrive La Stampa, che aggiunge: "La decisione di non operare ritocchi last minute è stata condivisa dalle componenti dirigenziale e tecnica, ritenendosi inopportuno innestare calciatori ottimi ma non decisivi per un salto di qualità che avrebbero finito per rinviare il progetto, sottoscritto da Massimiliano Allegri al momento della firma, di una squadra giovane, veloce, sfacciata. Oltretutto, essendosi deciso di privilegiare il bilancio, si era fin dall’inizio deciso di puntare solo su un centrocampista centrale (subito individuato in Manuel Locatelli) e su un centravanti se Ronaldo fosse andato via. Ecco, un certo disappunto è legato ai tempi dell’addio di CR7: in attacco magari un’eccezione esperta si sarebbe fatta (interessava Dzeko, ma il temporeggiare del portoghese l’ha dirottato all’Inter) anche perché nei piani a medio termine c’è l’assalto a Vlahovic, ma alla fine, sfumato il bosniaco e blindato dal Psg Icardi, anche la scelta  Kean è stata benedetta".