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Uscire dalla tempesta. Il messaggio di Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta di Salerno è chiaro e, da buon capitano di vascello, ha provato a mantenere la (sua) proverbiale calma sul ponte. Ma per un allenatore che è nato e cresciuto in riva al mare, le metafore con le onde si sprecano: "All'Arechi rischiamo di prendere gli schiaffi, se sbaglieremo approccio". A molti è suonato come un peccato di umiltà, ma i numeri dicono che il tecnico fa bene a suonare l'allarme.

I NUMERI DELLA SALERNITANA - La classifica suggerisce che andare all'arrembaggio della Salernitana, ultima con 8 punti, sia facile. Niente di più sbagliato. Certo, i granata hanno il peggior attacco e la peggior difesa, ma è proprio all'Arechi che hanno disputato le due migliori partite del loro campionato: prima contro l'Atalanta, poi contro il Napoli. Entrambe perse 0-1, ma senza meritare la sconfitta. Altro dato: la Salernitana, che allora era guidata da Castori, aveva concesso complessivamente la miseria di due gol a quelli che sono il quarto e il secondo miglior attacco della Serie A. Un problema in più per la Juve, che soffre di mal di gol dall'inizio della stagione.

I NUMERI DELLA JUVENTUS - Ma c'è un altro dato che fa impressione. La squadra di Allegri ha sin qui conquistato solamente 21 punti, ma 11 di questi sono arrivati giocando con le squadre che precedono i bianconeri: Fiorentina (1-0) e Lazio (0-2), che in realtà hanno gli stessi punti, Roma (1-0), Inter (1-1) e Milan (1-1). Due invece i ko: con Napoli (2-1) e Atalanta (0-1). Gli altri 10 sono arrivati con Udinese (2-2), Spezia (2-3), Sampdoria (3-2), Torino (0-1). Fatali, nel conteggio, le tre sconfitte contro Empoli (0-1), Sassuolo (1-2) e Verona (2-1).​

QUELLE CHE STANNO DIETRO - Occhio anche alla differenza reti. Con le squadre che stanno dietro, la Juventus ha segnato 13 gol, subendone ben 11, in 7 partite, in cui ha raccolto appunto 10 punti. Una media da squadra che deve salvarsi. Al momento, sicuramente, dalla tempesta.