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Da una parte il campo, dall'altra la giustizia ordinaria, ancor più in là (o in qua) la giustizia sportiva. Che è la prima a muoversi delle due: entro il 1° marzo, infatti, saranno 30 giorni dalle motivazioni e sarà allora depositato il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, di cui ci si attende poi la discussione entro il mese. Nel frattempo, entro il 10 marzo scadono i termini della proroga per la chiusura del fascicolo-bis della Procura federale su manovre stipendi e partnership. Prima però serviranno i passaggi di memorie e deferimenti. 

E L'UEFA? - Sul fronte Uefa, come racconta anche Gazzetta, è tutto da capire. La possibile esclusione dalle competizioni europee fa parte delle possibilità, a quel punto con conseguenze dirette per la squadra della prossima stagione. L'Uefa ha annunciato l'apertura di un'indagine separata, che viaggia di pari passo con giustizia sportiva italiana e ordinaria. L'Uefa ha spiegato come il focus fosse "sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino", ricordando il settlement agreement firmato in estate coi bianconeri sulla base di informazioni finanziarie finite nel frattempo sotto la lente degli investigatori.  "Se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali, la Prima Sezione - aveva comunicato in maniera molto diretta l’Uefa - si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le Regole procedurali Uefa applicabili". 

COSA SUCCEDE SENZA UEFA - Può dunque accadere anche questo: che l'Uefa squalifichi dalle proprie competizioni la Juventus, e con un piano pluriennale. Un mancato ingresso nel massimo torneo europeo - spiega il quotidiano - vorrebbe dire rinunciare a circa 80 milioni, di fatto il 20% del fatturato. Che andrebbe ricreato sul mercato. Come? Con le cessioni a titolo definitivo di Arthur e McKennie, anche se complicatissime a certe cifre; con la chance di vedere Dusan Vlahovic con un'altra maglia a fine anno. O - come racconta Gazzetta - "Federico Chiesa, che ha tutto per essere individuato come il volto attorno a cui costruire il futuro, ma se il suo ritorno definitivo a livelli pre infortunio tornasse ad attirare le attenzioni di top club europei (già vissute e respinte prima del k.o.) si presenterebbe una scelta non scontata da fare, per il giocatore e per il club stesso".