Il segreto - se così lo si può definire - della formazione salentina guidata da Roberto D'Aversa sembra stare proprio lì, nel lavoro di una proprietà solida e lungimirante che, mantenendo i conti a posto ed evitando spese pazze, ha saputo costruire una squadra con una base importante, grazie anche alle idee di un direttore come Pantaleo Corvino che quando si tratta di scovare nuovi talenti ha pochi rivali (e un esempio ce l'ha in casa proprio la Juve, nell'ex Fiorentina Dusan Vlahovic). La serata torinese, al di là di quello che sarà il risultato, sarà dunque una "passerella" niente male per tutti loro, che in un futuro neanche troppo lontano potrebbero tornare utili anche agli stessi bianconeri, impegnati a loro volta in un'operazione di rinnovamento nel segno della sostenibilità.
Il primo indiziato in questo senso è Nikola Krstovic, attaccante montenegrino classe 2000 che ha ricevuto anche la "benedizione" dell'ex Juve Mirko Vucinic, con parole per nulla casuali: "Ho detto al direttore di comprarlo anche se gli avessero chiesto 10 milioni. Mi ricorda Boksic: forte fisicamente, veloce, dominante nel gioco aereo. È partito alla grande, ma gli ho spiegato che, per confermarsi, dovrà impegnarsi di più". E perché, restando sui giovani, non fare un pensierino su un Mohamed Kaba, promettente centrocampista classe 2001 pescato dai francesi del Valenciennes o sul suo coetaneo Lameck Banda, che nelle prime uscite stagionali è riuscito a farsi preferire al più esperto Gabriel Strefezza? E poi c'è il sorprendente esterno svedese Pontus Almqvist, che ha già fatto ammonire mezza Serie A, insieme al già citato Rafia che per la Juve potrebbe persino essere un rimpianto. Tutti insieme, questa sera, saranno un pericolo pubblico per i bianconeri. Che su di loro getteranno sicuramente più di un occhio...