I NODI - Come scrive la Gazzetta, "la procedura è la solita: seguiranno appello e, in terzo grado, il Tas con corsia privilegiata per una risposta veloce. E la sanzione dipende da due fattori: l’entità dello sforamento e il dolo eventuale. Il "settlement" raggiunto con l’Uefa per pagare solo 3,5 milioni invece di 23 aiuta le squadre virtuose - si legge - ma diventa un incubo per chi non raggiunge gli obiettivi o ha dato informazioni fraudolente senza le quali non avrebbero avuto condizioni così favorevoli. Non è finita: anche l’antisportività può essere un’altra causa di stop".
LA SUPERLEGA - E non solo. "Al discorso giuridico in senso stretto va aggiunta la questione politica della Superlega", si legge ancora. Perché in estate di deciderà anche il futuro della nuova possibile competizione. E come andrà? "La strada più semplice per la Juve è rinnegare la Superlega. Non è che l’Uefa aumenterà le sanzioni perché la Juve è una ribelle. Ma si può presumere che aiuterà in tutti i modi possibili un club “figliol prodigo”. Tocca ora ai bianconeri scegliere la strategia".