Quali sarebbero i titolari? Quali le riserve? Bisognerebbe finirla di considerare reali le presenze di giocatori virtuali come Pogba e Di Maria. Il primo è un enigma costante che può risolversi oppure no. Non ha mai giocato, è arrivato in precarie condizioni, ha gestito malissimo (con la complicità della società) il proprio infortunio e ora un giorno corre, l'altro no. E anche se tornasse, il mezzo servizio è la previsione più realistica. Di Maria ha giocato pochissimo, con qualche sprazzo e un' autonomia da un tempo. Ora vive di 50 minuti illuminanti nella finale mondiale, poi, guarda caso, la luce si è immediatamente rispenta. Insomma, non sono mai stati titolari e la Juve può sperare di riaverli, non rimpiangerli perché non li ha mai avuti.
Anche Vlahovic resta se non un mistero, un punto interrogativo. Alla Juventus non è mai sbocciato, ora la pubalgia lo consegna a una forzata pausa di riflessione: meglio non farci affidamento e lasciarlo guarire. E', invece, tornato Chiesa con il suo entusiasmo e la sua agilità, ma va ancora centellinato. Gatti (a corrente alternata) e i “giovani (da Soulé a Illing, a Aké) andrebbero, ormai, considerati titolari. Sarebbe molto utile alla causa uno come Rovella. Sognare il Pogba pre Manchester non serve a molto e nemmeno rimpiangere lo scampolo mondiale di Di Maria. Abituiamoci a considerarli assenti di lusso e diamo ai “giovani” la possibilità di giocare: loro non sono calciatori virtuali.