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Una riunione fondamentale quella che si terrà domani e che vedrà protagoniste tutte le componenti del calcio italiano, in vista dell'assemblea di lega convocata per venerdì e del consiglio Figc previsto il prossimo lunedì 8 giugno. 

La Lega Serie A ha già bocciato playoff e playout, che sono l'opzione di scorta (lontana ad oggi) e si giocherebbero soltanto nel caso in cui saltasse la ripresa del campionato, fissata al 20 giugno. 

Il presidente federale Gravina ha perciò proposto un'altra soluzione in caso di nuovo stop del campionato: l'assegnazione dello scudetto con il sistema dell'algoritmo, che tiene conto della media punti in casa e fuori e della differenza reti, ha già scatenato moltissime polemiche e Gravina domani dovrebbe spiegare come non potrà essere utilizzato per il titolo finale. L'algoritmo è già stato "retrocesso" a mezzo per retrocessioni e posti nelle coppe. 

Ma come funziona? Come scrive la Gazzetta dello Sport, l'algoritmo "entrerebbe in scena con almeno due giornate di calcio giocato, questo per evitare che si possa scatenare il gioco dei sospetti, attribuendo al modello scelto un’origine faziosa.  Mentre si studiano i parametri, le «voci» dell’algoritmo - saranno messi in conto i risultati fin qui ottenuti, la divisione fra casa e trasferta, i gol fatti e subiti - da prendere in considerazione, emerge il fatto che la «cristallizzazione» della classifica non potrà produrre nessun effetto, a parità di partite. Per spiegarci: se io ho giocato il tuo stesso numero di partite e ho un punto in più di te, con nessuna combinazione possibile si potrebbe verificare un sorpasso. In pratica, l’«assicurazione», parole di Gabriele Gravina, dell’algoritmo funzionerebbe solo nella situazione emergenziale in cui si deve fermare il campionato con alcune squadre che hanno giocato più partite delle altre (che poi è la situazione attuale, con otto squadre che devono giocare i recuperi delle gare saltate all’inizio dell’emergenza Covid-19). L’algoritmo potrebbe invece essere utilizzato in caso di arrivo a pari punti. Qui le strade sarebbero due: ci sarebbe anche il ricorso alle Norme federali. Ma potrebbe essere stato disputato solo uno dei due scontri diretti delle squadre a pari punti. Ecco, perché, si dovrebbe preferire in quel caso l’algoritmo. È chiaro che il Consiglio federale dovrà indicare per filo e per segno tutti gli scenari, per non rischiare di trovarsi con la necessità di scrivere delle regole in corsa". 

Quindi, in alternativa alla mancata assegnazione del titolo di campione d'Italia, resterebbe soltanto la cristallizzazione della classifica.