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Intervistato da Cronache di spogliatoio, il tecnico della Juve Next Gen ha spiegato l'importanza di un "gradino" intermedio tra Primavera e prima squadra. Ecco il suo pensiero: "Il salto tra la Primavera e la prima squadra è troppo difficile. Certo, ci sono le eccezioni, quelli che possono permetterselo. Questa rosa è nata per questo motivo, per porsi nel mezzo. Deve essere funzionale alla crescita, inserire lo stacco della C rispetto a una realtà giovanile. Sono campionati completamente diversi. In C trovi tattica e fisicità differenti, così come il modo di interpretare le gare. È come confrontare il giorno con la notte. Chi arriva dalla Primavera, inizialmente qualcosa concede e soffre: una volta che ti adatti, migliori a vista d’occhio, specialmente perché a quest’età sei in perenne evoluzione".