commenta
Da Juventus.com:

Turno infrasettimanale alle porte per la Juventus Next Gen che mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 18:30, affronta in trasferta il Gubbio.

Il match, valido per la decima giornata di campionato, è stato presentato così da Mister Brambilla: «Giocare tante gare nel giro di pochi giorni ha i suoi pregi e i suoi difetti, nel senso che quando perdi sicuramente scendere subito in campo è importante perchè ci sono voglia di rivalsa, cattiveria agonistica e ancora più determinazione e sono tutte derivanti dalla sconfitta appena incassata. Di contro, chiaramente, non si ha il tempo per lavorare e questo aspetto è penalizzante, soprattutto per una rosa giovane come la nostra, ma i ragazzi si stanno abituando e sono consapevoli che sarà così per tutta la stagione. Contro il Gubbio sarà un'altra partita complicata perchè andremo ad affrontare una squadra che sta bene, dunque servirà la nostra migliore versione per portare a casa punti».

Trasferta umbra che permetterà ai bianconeri di ritrovare Gian Marco Crespi, tornato in bianconero a titolo definitivo, e Martin Palumbo: «Siamo felici di ritrovare questi due ragazzi - prosegue il Mister - che rientrano da infortuni pesanti, rispettivamente alla spalla e al ginocchio. Sono completamente recuperati, ma chiaramente hanno bisogno di allenarsi, di accumulare minutaggio e di entrare in condizione. Sono pronti, però, e già da questa partita saranno con noi».

Il focus è giustamente sul prossimo appuntamento, ma c'è stato spazio anche per un piccolo passo indietro per analizzare l'ultima partita contro il Perugia: «Contro la Torres, escludendo i primi venti minuti dove loro hanno fatto meglio di noi, e contro il Perugia, dove nel primo tempo le due squadre si sono equivalse in campo, abbiamo faticato un po' a concretizzare quanto creato. Nel complesso, però, restando sull'ultima partita giocata, quella contro gli umbri, penso che l'abbiamo affrontata bene. Sfidavamo una squadra forte, esperta, di categoria e con in rosa giocatori che hanno giocato tanto in categorie superiori. È normale, poi, che contro avversarie di questo calibro al minimo errore vieni punito ed è quello che è successo domenica. Abbiamo commesso alcune ingenuità in situazioni sulle quali stiamo lavorando per evitare che si ripetano».

Prima di chiudere, poi, un passaggio sull'esordio di Huijsen in Prima Squadra in occasione di Milan-Juventus di domenica 22 ottobre: «Dean è entrato con la giusta personalità in un palcoscenico di livello assoluto come quello di San Siro. In quel suo ingresso ho rivisto la sua prima presenza in Next Gen, dopo il salto dalla Primavera. Chiaramente il passaggio dalla Serie C alla Serie A è stato ancora più grande, ma l'ho visto tranquillo e a suo agio».

Dean è stato soltanto l'ultimo esempio, ma sono stati tanti i ragazzi che come lui in questi anni si sono ritagliati il loro spazio in Prima Squadra alla Juventus o in altri palcoscenici importanti, a dimostrazione del fatto che il Club sta lavorando molto bene in questa direzione: «La Juventus negli ultimi anni ha avuto una programmazione da società lungimirante e ora sta raccogliendo i frutti. Il merito, dunque, è del Club e di tutte le persone che lavorano in Juventus, dall'area Scouting ai direttori e agli allenatori, ma soprattutto dei ragazzi che per arrivare a questi livelli devono dare sempre il massimo. Per loro raggiungere traguardi del genere significa vedere i propri sogni realizzarsi ed è bellissimo, ma allo stesso tempo richiede impegno e serietà costanti».