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Una netta spaccatura: è stata accolta così, dalla squadra, la notizia del ritiro imposto da Allegri dopo la disfatta contro il Maccabi. La notizia è di ieri ma a sviscerare le motivazioni è oggi la Gazzetta dello Sport secondo cui la motivazione del no non sarebbe derivante da un discorso di convenienza ma dal considerare il ritiro come inutile, una mera decisione punitiva, ma non risolutiva della situazione.
 
Non si parla di ammutinamento, niente scambi forti tra le mura della Continassa, anzi, regna “fin troppa calma”. Nel doppio allenamento di ieri, nessun confronto diretto tra Allegri e la squadra e questa è proprio una delle dinamiche sotto accusa: il tecnico parlerebbe poco con i suoi calciatori. Ne deriva confusione in campo e mancanza di idee di gioco. Altro tema contestato dalla squadra: diversi non capiscono le scelte di formazione e gli esclusi dall’undici titolare non ricevono spiegazioni nel merito. Ancora: altro problema sono gli allenamenti, in particolare la condizione fisica. I metodi di allenamento vengono considerati vetusti, si corre tanto ma a bassa intensità e questo si vede in campo. La squadra sarebbe per un cambio radicale del lavoro quotidiano, più che per il ritiro.
 
Tante, quindi, le criticità interne al gruppo squadra. Domani il Derby della Mole, un esame per tutti.