E a parlare sono i numeri. Dalla prima giornata di Serie A, infatti, solo una volta la Juve ha potuto beneficiare di un aiuto concreto - in termini di gol - dai cambi: bisogna tornare al 31 agosto, e dunque alla sfida contro lo Spezia, quando al 92' Arek Milik firmò la sua prima rete in bianconero chiudendo un match rimasto pericolosamente in bilico fino alla fine, dopo la punizione letale di Dusan Vlahovic nei primi minuti. Da allora, il nulla. O meglio, qualcosa di simile avrebbe potuto verificarsi contro la Salernitana, se soltanto il Var non avesse annullato allo scadere il gol regolare dello stesso polacco, gol che sarebbe valso la vittoria alla Vecchia Signora costretta invece ad accontentarsi del pareggio.
Ad ogni modo, anche con quella rete, la Juve sarebbe stata lontana dai numeri del Napoli capolista, che può vantare ben 7 marcature dalla panchina con 6 punti guadagnati, più della metà di quelli che la separano dai bianconeri; anche l'Inter ha fatto meglio con 4 gol e 2 punti in più, gli stessi della Lazio di Maurizio Sarri che però ha saputo valorizzare in questo senso le "riserve" per ben 5 volte. E il Lecce, avversaria odierna della Juve? Ebbene sì, anche i giallorossi salentini hanno superato Madama con 2 reti (di Gonzalez e Strefezza) e 3 punti guadagnati. Un altro buon motivo per riflettere, per la Juve. Che intanto si affida ai giovani, unica "linfa" rimasta...