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Brutta, sporca e cattiva. Ma, cattiva. La più cattiva di tutte. Nel gol di Federico Gatti nel finale c’è tutta la Juventus formato 2023/2024, così come nell’esultanza sguaiata di Massimiliano Allegri che sfoga tutta la tensione sul suo vice e amico Marco Landucci: “Ti do un cazzotto, ti sfondo”. Due fotografie che non finiscono anonime in mezzo all’album dei ricordi della stagione ma che, anzi, ne diventano foto copertina.
 
A far presagire che, quella contro il Monza, sarebbe stata una partita profondamente diversa da quelle dell’anno scorso, era stato Federico Chiesa nelle dichiarazioni pre partita: “Oggi veniamo qui da secondi, dobbiamo portare a casa i punti, dobbiamo vincere”. Può sembrare scontato, frasi fatte, ma non è così. Sono parole, quelle del numero sette, che segnano un nuovo livello di consapevolezza raggiunto dal gruppo bianconero: siamo secondi, dopo il Derby d’Italia, e abbiamo l’obiettivo di piazzarci in testa alla classifica. Consapevolezza, dicevamo, completamente diversa rispetto a quella della passata stagione.
 
A Monza, infatti, si presentava una Juventus fragile e senza punti fermi. Una Juventus contestata dai suoi tifosi, una Juventus il cui futuro era un unico grande punto di domanda e Allegri non sembrava poter rimanere a lungo. E poi c’era il leader tecnico al quale ci si aggrappava, Angel Di Maria, espulso quel pomeriggio, mai veramente leader nel corso della stagione.
 
Quella di ieri sera è una Juventus che qualche leader lo ha anche, ma non ha al suo interno figure ingombranti: non ha i Di Maria, non ha i Bonucci. E’ un gruppo compatto come un pugno, un gruppo dove qualcosa è scattato, quella magia che permette anche a chi ha qualcosa in meno dal punto di vista tecnico di sognare l’impresa.
 
Perché è vero, come dice Allegri, che il calcio alle volte è molto semplice. Essere gruppo, essere squadra fa tutta la differenza del mondo e permette agli episodi di girare a proprio favore. Rimane il tema del gioco, del lasciare il pallone agli avversari e chiudersi bassi: è un tema, da non banalizzare nello scontro tra risultatisti e giochisti. Un tema da approfondire, una soluzione da trovare. Perché è vero che in questo momento tutto gira bene, ma non può sempre essere così.