3
Nella prima esperienza a Torino, una delle qualità più importanti che aveva mostrato Massimiliano Allegri era la capacità di leggere la partita e incidere con le sostituzioni. Un fattore che invece nelle ultime due stagioni non c'è stato, quando, con il passaggio dai tre ai cinque cambi , si poteva immaginare che questo aspetto avesse un peso specifico ancora maggiore. Nelle prime tre gare di campionato c'è stata però un'inversione di tendenza soprattutto, con Bologna ed Empoli. 

Il gol di Dusan Vlahovic che è valso il pareggio contro la squadra di Thiago Motta, è arrivato dopo due giocate di Iling Junior e Paul Pogba, entrambi entrati dalla panchina. Con l'Empoli invece è stato decisivo Arek Milik, perfetto nel lanciare Chiesa in campo aperto. Il polacco, entrato al posto di Vlahovic, ha colpito anche una traversa, a testimoniare il grande ingresso. In generale, nell'ultimo match, tutti coloro che sono subentrati hanno convinto. Kean, che ha colpito un palo, Cambiaso, subito protagonista sulla fascia, lo stesso Weah, che aveva realizzato il cross per la traversa di Milik e ovviamente anche Paul Pogba, con cui la squadra si trasforma in positivo.

Un aspetto che Allegri ha rimarcato in conferenza stampa post vittoria contro i toscani, Soprattutto in una stagione come questa, senza coppe e quindi con pochi impegni, la gestione delle alternative diventa importante ma anche non semplice. "Ci saranno giocatori che non giocheranno per 2-3 settimane", aveva detto il tecnico. Ecco, il rischio quindi che qualcuno si senta escluso e non rimanga sul pezzo c'è. Per ora però, il campo ha detto altro, ovvero che tutti stanno rispondendo presente, anche chi è consapevole di essere dietro nelle gerarchie. La miglior risposta per Allegri.