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Anche nelle serate storte si può sempre trovare almeno una nota positiva. Quella emersa dal match di ieri tra Juve e Napoli è rappresentata da Matias Soulè che, gettato nella mischia dal primo minuto, ha lasciato a Massimiliano Allegri sensazioni più che confortanti, giocando con grande personalità, senza paura, e soprattutto dimostrando di sapersi destreggiare anche in un ruolo ibrido, sostanzialmente da mezzala (e chissà che non possa diventare una consuetudine...). Considerando la sua prova nel complesso, il fresco 20enne argentino ha infatti svolto a tutti gli effetti un doppio lavoro, aiutando a frenare Kvicha Kvaratskhelia e allo stesso tempo rifinendo, con una duttilità e un'intelligenza tattica non da poco.

Una prova brillante, insomma, quella di Matias, che ha dato sfoggio di tutta la sua cristallina qualità anche contro un'avversaria di prestigio, al punto che in più di una fase di gara è stato proprio lui l'unica luce della Juve. Che intanto, a bocce ferme, potrebbe dover ragionare sul suo futuro, mettendo mano all'intero quadro contrattuale che al momento vede il giocatore legato ai bianconeri fino al 2024, con opzione per un prolungamento fino al 2026: in sintesi, come spiega Goal, si potrebbe discutere su una nuova negoziazione con altra scadenza e ritocco dell'ingaggio (uno scenario che comunque non escluderebbe a priori la possibilità di un prestito mirato per farlo giocare con più continuità).

E a proposito di giocare, a breve Soulè potrebbe far parte della spedizione argentina al Mondiale Under 20, per cui è stato pre-convocato dal CT Javier Mascherano. In tal caso, la Juve dovrebbe fare a meno di lui per le eventuali finali di Coppa Italia ed Europa League. Ma questa è un'altra storia. Intanto, il 20enne di Mar del Plata ha regalato ai tifosi un motivo per sorridere, persino dopo un bruciante ko.