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La sentenza sta arrivando. Prevista per oggi, a meno di un altro rinvio alla giornata di domani, in caso di necessità di maggior tempo per la stesura delle motivazioni. Il Tribunale Federale si esprimerà su Juventus-Napoli, match che non si è giocato lo scorso 4 ottobre per il no delle Asl di Napoli 1 e 2 alla partenza degli azzurri per Torino. Due gli scenari possibili: se il giudice Piero Sandulli dovesse dar ragione al club di De Laurentiis il match verrà giocato, probabilmente il 13 gennaio, se invece dovesse confermare il 3-0 a tavolino a favore della Juventus e un punto di penalizzazione per il Napoli. In questo caso la battaglia legale non finirebbe, perché il club azzurro continuerebbe la sua battaglia legale alla Corte dei Conti e poi, eventualmente, al Tar della Lazio. Con la fine ancora molto lontana. Un altro capitolo ci sarà, in campo o fuori, per volontà del Napoli, perché la Juve non si è esposta e accetterà qualsiasi sentenza. 

COSA FILTRA - Come scrive Tuttosport, non è trapelato molto del dibattimento in videoconferenza e ci sono registrate solo sensazioni che, per la cronaca, non sono molto favorevoli all’accoglimento del ricorso. In Figc così come in Lega - si legge - avevano accolto con favore la sentenza di primo grado, vissuta come un baluardo in difesa del protocollo Governo-Figc con il quale è possibile lo svolgimento del campionato, il cui completamento è esiziale per il movimento. Ieri si discuteva in un tribunale della Figc e la difesa dei regolamenti interni dovrebbe prevalere. 

POSIZIONE NAPOLI - Ieri il Napoli, con l'avvocato Grassani, ha provato a smontare la sentenza di primo grado scritta dal giudice sportivo Gerardo Mastrandea, con il supporto in videoconferenza del presidente De Laurentiis: i due hanno provato a spiegare che il trasferimento per Torino poteva essere organizzato anche la domenica, come poi successo con il Bologna, poi, nella strategia difensiva, è stato portato il caso di Palermo-Potenza, nel quale era stata accettata la causa di forza maggiore per il Potenza, impossibilitato a raggiungere Palermo. Il Napoli spera di avere un assist anche dalla confusione che si sta generando tra le varie Asl: la mossa delle Asl Toscana e Roma 1 che hanno vietato ai giocatori di Fiorentina e Roma di raggiungere le rispettive nazionali, ricorda quello che è successo il 3 ottobre scorso, quando l’Asl napoletana, informata della positività di Zielinski e Elmas, ha disposto l’isolamento fiduciario per tutti i giocatori. La realtà, però, racconta anche di un Napoli che la Asl1 di Napoli aveva sì vietato alla squadra di partire per Torino ma solo la domenica alle 14:13, prima il Napoli avrebbe potuto effettuare la trasferta sfruttando il protocollo Figc-Governo che consente di allenarsi e disputare le gare anche in presenza di positivi. E regola l'intero campionato. Il giudice aveva imputato al Napoli un atteggiamento rinunciatario rispetto alla partita, con volo disdetto tra venerdì e sabato. La FIGC vuole seguire questa linea e aspetta la sentenza definitiva.

POSIZIONE JUVENTUS - La Juventus intanto non si è costituita in giudizio, non si sente parte in causa. Accetterà qualsiasi sentenza (ieri non ha neppure partecipato all'udienza), senza opporre ricorsi all'eventuale decisione di disputare sul campo la partita. Come ribadisce il Corriere dello Sport, la Juve attende fiduciosa che possa essere confermato quanto deciso dal Giudice sportivo. La fiducia della Juve risiede in quanto previsto dal protocollo, che la società ha sempre rispettato, come ricordato da Andrea Agnelli.