LA SITUAZIONE - Sono ore di grande apprensione, si vive con il timore che sia emersa la prima vera falla del protocollo anti-Covid, che quanto accaduto al Genoa possa avere risvolti importanti anche in casa Napoli, dove si teme che il contagio di coronavirus possa essersi allargato, mettendo a rischio i giocatori e i prossimi impegni.
PRECAUZIONI - A Napoli sono già stati sottoposti al primo giro di tamponi settimanale, che dovrà essere replicato venerdì, a 48 ore dalla partita con la Juve, e a 5 giorni (incubazione) dalla gara con il Genoa. Sulla base di quelli che saranno i riscontri, si capirà il rischio e si avranno più certezze sul possibile rinvio. Le prime risposte arriveranno nella tarda mattinata di oggi e saranno parzialmente indicative. Ieri, si legge, lo staff tecnico ha preferito evitare di correre qualsiasi rischio, facendo svolgere al gruppo di calciatori allenamenti differenti. Qualche precauzione - si legge su Tuttosport - "è stata adottata da Gattuso: niente proiezione della partita con il Genoa e di quella della Juventus, proprio per evitare l’assembramento in sala-video; una seduta in palestra con distanziamento ragionevole e poi un allenamento prossimo alla normalità, almeno quello, per attingere energia con affrontare la Vecchia Signora, ma senza alimentare la paura". Qualche ansia in più verso la Juve, non solo legata alla partita, con il livello di attenzione ben più alto: ai primi due tamponi già citati, ne seguirà un terzo, sabato mattina, fatto per poter ricevere i risultati nel tardo pomeriggio e poi partire in serata per Torino. Sempre che la Lega non decida di fermare tutto...