Tutto bene quel che finisce bene, almeno per la Juventus. Sì, ma che brividi. E che fatica. Contro il Monza, negli ottavi freddissimi di Coppa Italia, la ruggine post Napoli ci mette un attimo rifarsi viva, a insinuare anche i pensieri più maligni. Ecco: il 2-1 maturato al novantesimo cancella proprio questo, proprio i ragionamenti più facili. E ci consegna una Juve sì in difficoltà sul gioco, ma allo stesso tempo di nuovo solida, arcigna, cinica. Efficace, in qualche modo.
Decidono le reti di Kean e (meravigliosa) di Federico Chiesa, tornato al gol 378 giorni dopo l'ultima volta. Era contro il Napoli, era un anno fa ed era un altro Chiesa. Quello che sta tornando, finalmente.