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La Juve vince. E già è una buona notizia, forse la migliore dopo questa sfida con il Lecce. Ma per quanto la prestazione sia stata tutt'altro che esaltante, i segnali incoraggianti non si fermano ai tre punti. A livello individuale, a livello temperamentale, ci sono anche altri aspetti positivi. Per quanto non si possano negare ancora i tanti-troppi errori individuali, soprattutto in fase di costruzione del gioco. Per quanto non si debbano dimenticare quei fischi impietosi che hanno accompagnato la squadra di Max Allegri all'intervallo, poi ribaltati in applausi grazie alla reazione della ripresa. Sicuramente non è tutto oro, ma sono tre punti pesanti. 

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IL RISULTATO

Sembra banale, ma forse non lo è. La Juve ha vinto, ha cercato la vittoria pur sapendo di non riuscire a brillare. E ha difeso il risultato senza soffrire. Son solo tre punti, solo contro il Lecce. Ma pesantissimi.




SOLIDITA'

Alla fine Szczesny non ha effettuato nemmeno una parata. Anche se Krstovic ha confermato di essere uno vero, il Lecce ha tirato una sola volta e nel secondo tempo, senza centrare lo specchio. Meno di così, non si poteva concedere.




REAZIONE

Alla gara col Sassuolo, ai fischi del primo tempo. La Juve ha traballato, ma non è crollata. Tutto sommato non è un dato scontato, considerando i precedenti degli ultimi anni.




IL TURNOVER

Ha stentato chi gioca sempre, a parte qualche rara eccezione. Bene Rugani dietro, decisivo Milik davanti, benissimo Fagioli a centrocampo. Segnali incoraggianti di profondità.




CHIESA

Alla presenza numero 100 gli è mancato solo il gol. Ma il modo con cui azzanna la partita, ogni partita, è il punto di partenza per ogni cosa. Ritrovato, leader vero.