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Prima e dopo la crisi. Prima e dopo Cristiano Ronaldo. Il Cies ha pubblicato un'analisi di calciomercato dal 2016 a oggi. Ed emerge come la Juve, insieme al Barcellona, sia stata l'autentica regina del mercato. Perché sono questi due i club capaci di aver comprato per circa un miliardo di euro, incassando anche circa tre quarti di quanto investito. Una compravendita continua, che in cinque anni ha visto la Juve cambiare anche strategia. Arrivando nell'ultimo biennio ad applicare spesso e volentieri la prassi dello scambio con conguaglio, anche con lo stesso club blaugrana e quel Manchester City che non è sta (a sorpresa) il club più spendaccione di tutti. Tra le società che hanno speso di più domina il Barcellona con 1171 milioni, seguito dal City a 1006 milioni e poi c'è la Juve a un solo milione dal miliardo. Un conteggio che peraltro non tiene conto di quei trasferimenti che diventeranno definitivi nelle prossime sessioni di mercato, come Chiesa, McKennie e magari Morata. Un miliardo investito che vede una ricca fetta, in percentuale sempre maggiore nell'ultimio biennio, per quel che riguarda l'ingaggio di giovani di cui parleremo nei prossimi giorni.

I COLPI – Operazioni come quelle per Chiesa e Morata rientrerebbero nella top ten degli acquisti più onerosi di questa fase di studio, la sorpresa è che pure uno come Nicolò Rovella nel caso in cui scattassero i bonus potrebbe rientrarci. La top ten dei colpi in entra vede comunque due operazioni che han visto la Juve pagare una clausola rescissoria, anzi tre. Due operazioni di scambio. E un maxi prestito.

Ripercorri i dieci acquisti top della Juve in gallery.