A Napoli non c’era in campo la Juve, ma mezza Juve, anzi di meno. Mancavano, per cominciare, due campioni che le partite possono vincerle da soli: Dybala e Chiesa. Mancava Cuadrado, sempre tra i migliori dei bianconeri. Mancavano anche Bentancur, che non ci fa impazzire però se non altro dà sostanza, e soprattutto Danilo e Alex Sandro. Allegri ha schierato una formazione non rimaneggiata, ma molto di più. Con tutto il rispetto per De Sciglio e Pellegrini, come si fa a non tenere conto delle differenze tra loro e i titolari? E come si può trascurare il fatto che all’85’ questa Juve malridotta fosse ancora sull’1-1 contro un Napoli praticamente al completo?
La Juve a Napoli ha perso avendo regalato due gol agli azzurri (i quali a loro volta avevano fatto dono a Morata dell’1-0). Sia chiaro, la squadra di Spalletti non ha rubato nulla: ha fatto la partita, senza entusiasmare, e a tratti l’ha dominata, pur creando poco, quindi alla fine ha meritato di vincere. Dopo una sconfitta così, e soprattutto con questa formazione, è però quanto meno discutibile disintegrare tutto il mondo bianconero senza concedergli almeno le attenuanti del caso. Ma già sappiamo come vanno queste faccende: un paio di vittorie e i critici feroci di oggi diventeranno i leccapiedi di domani.
@steagresti