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Come riepiloga La Gazzetta dello Sport, sono tre i filoni d'indagine aperti sulla Juventus, tre fronti su cui la Procura federale sta lavorando tenendo sempre sott'occhio le carte dell'inchiesta Prisma.

MANOVRE STIPENDI - Si tratta del primo fascicolo aperto da Giuseppe Chiné, con gli accordi presentati dal club bianconero in un modo e portati avanti in un altro che rappresentano un tema di sicuro interesse per la giustizia sportiva. Eventuali deferimenti dovrebbero arrivare a fine gennaio, ma potrebbe esserci una proroga della fase istruttoria. Le sanzioni per la Juve prevedono un'ammenda "a cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica", e per i calciatori una "squalifica non inferiore a un mese".

PLUSVALENZE BIS - Il secondo e il terzo filone sono legati alle plusvalenze, con il ricorso contro la sentenza di assoluzione da parte della Procura Figc e la conseguente riapertura del processo. La data da segnare sul calendario, in questo caso, è quella del 20 gennaio, quando si tornerà davanti alla Corte federale d'Appello. Per quanto riguarda le possibili sanzioni, che Chiné non ha voluto anticipare, si parla di ammende e deferimenti, ma se ci saranno gli estremi del comma 2 (ovvero se la violazione modifica i bilanci al punto da consentire l'iscrizione al campionato) si potrebbero chiedere penalizzazioni o (ipotesi remota) la retrocessione.

I NUOVI 'PARTNER' - Infine c'è l'indagine sui nuovi club considerati "partner" dei bianconeri nelle operazioni che hanno portato a plusvalenze fittizie (tutto fa pensare ad Atalanta, Sassuolo e Udinese, società assenti nel primo processo). Se ci fosse un deferimento si andrebbe davanti al Tribunale federale e le sanzioni richieste sarebbero presumibilmente in linea con quelle che la Procura farà il 20 gennaio.