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Le parole di Francesco Calvo, prima di Juventus-Milan, avevano acceso in molti una lampadina. In sostanza, riguardo al filone plusvalenze, il dirigente bianconero, dopo aver espresso la propria delusione per l’andamento del procedimento, aveva messo un punto: “E’ acqua passata”. Questa sera, quelle parole assumono molto più senso. Di fatto, la Juventus ha rinunciato ad ogni tipo di ricorso sul -10 per arrivare ad un accordo per il patteggiamento con la Procura della Figc, sul secondo filone: manovre stipendi, partnership con i club e rapporti con gli agenti.
 
Il processo, in origine programmato per il 15 giugno, andrà in scena domani. Qui, dunque, il club bianconero presenterà la propria proposta di patteggiamento che dovrà essere accettata da Chiné. In questa sede, la mossa della Juventus è volta ad accettare una maximulta e chiudere ogni procedimento nella stagione 2022/2023, non andando ad influenzare anche la prossima stagione. Allo stesso tempo, si conserverebbe il settimo posto in classifica che, ad oggi, vorrebbe dire accesso in Conference, in attesa delle decisioni dell’Uefa che potrebbero tenere la vecchia Signora fuori dalle coppe per un anno. Non è da escludere, in questo momento, però, una leggera ulteriore penalizzazione che non cambierebbe la classifica.
 
In vista di quello che succederà domani, intanto, i tifosi si dividono. C’è chi tira un sospiro di sollievo: tutto finito, il prossimo sarà l’anno zero. C’è anche chi, però, non accetta che si scenda a patti con la Procura federale.