commenta
La doppia sfida di Champions tra Juventus e Lione sarà speciale per Miralem Pjanic. Il regista bianconero conosce bene il club francese, lì è diventato grande. A 18 anni si è trasferito "alla Gerland" dal Metz e da allora tante cose sono cambiate. Prima di tutto lo stadio: quando Pjanic era in Francia l'Olympique Lione giocava, appunto, alla Gerland, mentre adesso la squadra di Rudi Garcia gioca le partite interne al Parc Olympique Lyon. Ritroverà, ma non in campo, quello che è stato uno dei suoi maestri per i calci di punizione: Juninho Pernambucano. La prima stagione di Pjanic a Lione è coincisa con l'ultima del brasiliano nel club. E' stato abbastanza però per studiare e rubare qualche segreto di uno dei più grandi specialisti nella storia del calcio e non a caso, adesso, Pjanic è il calciatore in attività in Serie A con il maggior numero di reti segnate su calcio di punizione.

GARCIA - Juninho, oggi ds del club transalpino, lo osserverà dalla tribuna. In panchina invece ci sarà un altro 'maestro' di Pjanic: Rudi Garcia che l'ha allenato alla Roma. Quando il francese difendeva i colori giallorossi, però, Mire non era il regista che conosciamo oggi (Allegri l'ha spostato in quel ruolo alla Juve). Giocava mezzala in una Roma che contendeva, o provava a contendere, lo scudetto ai bianconeri. Si vedeva che sarebbe potuto diventare uno dei centrocampisti migliori del panorama calcistico mondiale. A Torino si è specializzato, ha cambiato posizione, con Allegri che l'ha arretrato facendolo diventare regista. Un salto di qualità importante che sta continuando con Sarri con il quale sta diventando ancora più completo grazie alle geometrie sul corto ed al pressing alto che lo rende un centrocampista a tutto tondo. A febbraio Mire tornerà a Lione, dove è diventato grande, dove tutto è cominciato. In Italia, prima a Roma e poi a Torino, si è affermato come uno dei centrocampisti migliori al mondo. Tra due mesi dovrà dimostrarlo davanti ai suoi maestri.

@lorebetto