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Tuttosport ha intervistato Mario Gentile, allenatore ai tempi del Borgaro di Diego Pugno, fresco di esordio con la squadra di Thiago Motta: "Mi chiesero di convincerlo ad andare alla Juventus, ma pure io ero d’accordo: gli dissi che la vita in un’altra città (al Milan che lo aveva cercato, ndr) a 15 anni non sarebbe stata semplice. Lui è sempre stato molto attaccato agli amici e ai compagni di sempre, per cui dopo un po’ di giorni si convinse ad accettare la Juventus. Gli dissi che avrebbe dovuto regalarmi la maglia del suo esordio nei professionisti, perché in cuor mio già sapevo che ce l’avrebbe fatta. Era di un’altra categoria, vedeva la porta da qualsiasi posizione. E poi è sempre stato semplice, umile ed educato, con una grande famiglia alle spalle. Non poteva correre il rischio di montarsi la testa".