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Definirla emergenza sarebbe esagerato ma, certo, la Juventus non avvicina la partita contro la Fiorentina nel migliore dei modi dal punto di vista degli uomini a disposizione di Massimiliano Allegri. Come direbbe il tecnico livornese, basta essere in undici per scendere in campo e le alternative non mancano. Però, tra lungodegenze, infortuni recenti e squalifiche la lista di chi la partita la guarda da casa è sempre più ampia.
 
Ultimo arrivato in infermeria è Timothy Weah che si rivedrà solo dopo la sosta. Lì ha fatto ritorno anche Danilo che, dopo aver provato a tornare in campo con il gruppo, si è fermato nuovamente e oggi ha svolto lavoro differenziato: no, contro la Fiorentina non ce la farà. Assenze, queste, che si sommano a quelle di Alex Sandro, De Sciglio, Fagioli e Pogba.
 
Nelle ultime settimane, la Juventus ha dimostrato di saper fare di necessità virtù e saper andare oltre le difficoltà. Le scelte non mancano anche se, nell’approccio al match contro la Fiorentina, Allegri ha sei certezze.
 
La difesa si disegna da sola: Szczesny, Gatti, Bremer e Rugani: ultimi rimasti oltre al giovane Huijsen. A centrocampo, invece, imprescindibili per il tecnico livornese: Rabiot e Locatelli. Per il resto, invece, sono aperti i ballottaggi che dureranno fino alla rifinitura. Sulla destra c’è l’opzione Cambiaso con McKennie dentro al campo, oppure il texano esterno con MIretti in mezzo; mentre sulla sinistra in pole Kostic. Davanti resiste forte la candidatura di Moise Kean che può scalzare Vlahovic, al suo fianco Federico Chiesa.