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Quando si parla di leader della Juve, in questa stagione il pensiero non può che correre a Danilo. In campo praticamente sempre, con la fascia da capitano ormai stabilmente sul braccio, il brasiliano ha saputo affermarsi come un punto di riferimento importante per tutto lo spogliatoio, a partire dai più giovani che, come ha raccontato lui stesso quest'oggi in conferenza stampa, ha sempre cercato di aiutare e sostenere anche nei momenti di difficoltà. Sorprendono solo fino a un certo punto, quindi, le sue parole su Federico Gatti, che non ha esitato a indicare come un esempio in virtù del suo percorso calcistico, diverso da quello di tutti gli altri bianconeri attualmente in squadra: "Arriva dalla B alla Juventus, rimane praticamente 6-7 mesi senza giocare, rimane sul pezzo e lavora sempre, prova a migliorare. Quando ha l'occasione, dimostra di avere le qualità per stare qui. Sono molto contento per il suo percorso, sa che può migliorare. Ma è umile, ascolta sempre e vuole stare nella Juve".

CONSACRAZIONE - Una sorta di consacrazione, insomma, da parte di un campione che invece di esperienza ne ha da vendere. Gatti, stando alle dichiarazioni di Danilo, ha capito perfettamente cosa significa indossare la maglia bianconera, quella che per uno come lui avrebbe potuto pesare in maniera non indifferente, magari tanto da spingerlo a tornare sui suoi passi. Federico non si è mai arreso, nemmeno quando sembrava non avere spazio o quando ancora erano in tanti a credere che non fosse "uno da Juve"; ha lavorato in silenzio, facendosi trovare pronto quando necessario e dimostrando di saper offrire prestazioni importanti anche contro avversarie di prestigio come il Friburgo e l'Inter, squadre che fino a poco tempo prima aveva conosciuto solo attraverso la tv. 

CUORE E UMILTÀ - Il difensore classe 1998, ora, è consapevole dei suoi mezzi: sa che per Massimiliano Allegri può essere importante, non solo come riserva ma anche come titolare all'occorrenza (e basti pensare che in più occasioni è stato preferito al più "esperto" Daniele Rugani). Come avevamo già scritto proprio a seguito della sfida di Europa League contro i tedeschi, Gatti è l'esempio che il cuore e l'umiltà pagano ancora, anche quando l'asticella si alza. Ora a dirlo è anche Danilo, il "nuovo" leader bianconero, guardiano di una difesa che, potendo contare anche sul numero 15, sembra davvero in buone mani. 

CONTRO LO SPORTING - E poi, c'è il capitolo Sporting. Non un lieto fine, ma un nuovo inizio. Un gol più che meritato, per il percorso fatto. Da adesso inizia la sua nuova carriera da punto fermo della Juventus. Chi l'avrebbe detto? Nessuno, ma nelal testa del difensore l'ambizione non é mai mancata.