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Questa mattina intorno alla Juventus è tornato a circolare il nome di Sergej Milinkovic-Savic. Vecchio pallino, giocatore di indubbie qualità, che nel passato recente è stato vicino più volte a vestire la maglia bianconera. Un talento assoluto, per alcuni periodi della sua carriera e delle volontà bianconere l'erede designato a colmare il vuoto lasciato tanto tempo fa da Paul Pogba. Tecnicamente e fisicamente. Un giocatore che dopo qualche stagione fatta di alti e bassi ha raggiunto la piena maturità calcistica. 

Determinante nei tempi della Lazio, nelle sue scelte offensive, ancor più di quanto gol e assist mostrino. Ecco perché è uno di quei profili da sempre apprezzati e che lo saranno anche in futuro. Oggi, però, le possibilità di arrivarci sembrano decisamente più ridotte. Motivi di rapporti: per chiudere affari molto onerosi, infatti, in questo momento storico servono prima di tutto quelli. Necessari per imbastire operazioni stile Chiesa o Morata, fatte di prestiti su più anni e pagamenti dilazionati. Ecco, quelli tra Juve e Lotito non vanno propriamente in questa direzione e, soprattutto, a meno di rotture pesanti tra calciatore e club risulta difficile pensare di costruire un affare così per un giocatore tanto importante per la Lazio. Del resto, pur con tanti intrecci (Inzaghi è l'altro filone importante), la Juve e il club biancoceleste non sono riusciti a chiudere per nessun affare di rilievo. Milinkovic, però, a 26 anni è maturo, forte e determinante. Un colpo da Juve. Che si può aggiungere a Locatelli, Aouar e il grande sogno Pogba.