Juve-Lazio, Morata e quel rigore 'rubato': chi doveva calciare al suo posto e il retroscena su Cuadrado
Per la gara di stasera contro il Porto Andrea Pirlo può contare su un Morata ritrovato. Dopo il virus che l'aveva messo ko per un po' di tempo, lo spagnolo è tornato in forma e i due squilli contro la Lazio sono la dimostrazione che il bomber è tornato. Aveva voglia di spaccare il mondo Alvaro, e durante l'esultanza ha mandato un messaggio ben chiaro a tutte le altre squadre: "Qua non si molla niente". NIENTE. Lui per primo, che oggi dovrebbe tornare titolare vicino a Cristiano Ronaldo con Dejan Kulusevski che si accomoderà in panchina. IL RETROSCENA - Morata vuole ripartire dalla doppietta contro la Lazio, arrivata anche grazie... allo zampino di Cuadrado. Nessun assist per il colombiano, ma l'intervento decisivo prima del rigore del 3-1. Torniamo indietro di qualche giorno: Ramsey va giù in area su fallo di Milinkovic, senza Ronaldo e Dybala non c'è un tiratore già concordato per il rigore. Ramsey prende subito in mano il pallone e va verso il dischetto, come a dire: "Io me lo sono guadagnato e io lo calcio". O così pensava. Perché ci pensa Cuadrado a mettere ordine in campo: il colombiano toglie il pallone dalle mani dell'ex Arsenal e lo consegna a Morata, che spiazza Reina e firma il gol del definitivo 3-1. Merito suo ma anche di Cuadrado quindi, per buona pace di Ramsey.