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Il suo destino sembrava segnato, tanto che la prima parte del ritiro aveva coinciso per lui con l'inserimento tra gli esuberi, dunque tra i giocatori senza speranza di trovare spazio in rosa. Eppure in poche settimane è cambiato tutto: Weston McKennie è ancora alla Juve, con cui domenica scorsa ha persino esordito per qualche minuto in Serie A. Ma a sorprendere - al di là della sua permanenza che l'imminente conclusione del mercato spinge a considerare come definitiva - è soprattutto il fatto che contro l'Udinese il classe 1998 non sia stato utilizzato come sostituto di Paul Pogba, in una posizione "naturale" in mezzo al campo che avrebbe potuto giustificare la scelta di mercato su di lui, bensì come cambio del connazionale Timothy Weah, cioè da laterale destro a tutta fascia.

LA SITUAZIONE - Come riflette Gazzetta.it, in realtà non si tratta di una novità assoluta per Massimiliano Allegri, dato che in assenza di Mattia De Sciglio aveva già provato a impiegare McKennie come vice di Juan Cuadrado, oltre che da ala nel suo 4-4-2 "storto". La sensazione, dunque, è che se Weston potrà avere una nuova opportunità in bianconero sarà proprio grazie alla sua adattabilità nel ricoprire più ruoli, a seconda delle esigenze (insieme alla mancanza di offerte giuste per lui, cioè intorno ai 30 milioni di euro). Un ulteriore indizio in questo senso potrebbe arrivare domenica dall'Allianz Stadium, dove la Juve affronterà il Bologna.