MODELLO ATALANTA - Inserirsi nella corsa Champions League, prendendo la scia della quarta in classifica e tentando il sorpasso. In questo, il modello è l’Atalanta: “Negli altri tre anni invece c’è sempre stata un’intrusa a fine anno rispetto a chi era tra le prime quattro dopo 17 giornate, ed è sempre la stessa: l’Atalanta, due volte a scapito della Roma (nelle ultime due stagioni) e una a scapito della Lazio. Il modello a cui deve ispirarsi la Juve è dunque evidentemente quello della Dea. Che però a questo punto della stagione non è mai stata distante più di 4 punti dalla quarta in classifica (nel 2019-20 a -4 dalla Roma e nel 2018-19 a -4 dalla Lazio). Un’altra doccia fredda sulle ambizioni di rientro bianconero. È vero che nel 2018-19 l’Atalanta aveva meno punti (24) di quanti ne ha la Juve oggi (28), ma anche la quarta di allora ne aveva molti meno di quella di oggi: la Lazio era a 28, oggi il Napoli ne ha 36… Ed è stato quello l’anno in cui la quota finale della quarta in classifica è stata la più bassa di questo quadriennio, 69 punti (Atalanta e Inter), mentre quest’anno si sta viaggiando a una velocità paragonabile solo a quel 2017-18 che, come si è detto, è stata l’unica di queste stagioni in cui le Top 4 dopo 17 giornate sono state le stesse anche alla fine. Un’altra spallata dunque all’ipotesi di fattibilità di un rientro juventino”.
IL PASSO – “Nelle tre stagioni passate la Dea ha sempre fatto tra i 45 e i 47 punti nelle ultime 21 giornate di campionato. Sommandoli ai 28 che ha la Juve adesso, nel migliore dei casi la Signora non arriverebbe oltre i 75 punti: negli ultimi due anni la quota Champions è stata di 78, e quest’anno come detto si sta andando anche più forte si sta andando anche più forte, per cui è improbabile che cali così tanto. Nel mondo ideale servirebbe il ritmo scudetto dell’Inter dell’anno scorso o dell’ultima Juve pre-Ronaldo: 54 punti nelle ultime 21 giornate.”